28 Dicembre 2025
Il viaggio di oggi è stato un autentico salto nel tempo, una traversata di 146 chilometri che ci ha portato dal cuore della Mancia alle soglie della capitale, attraverso città che sembrano scolpite nella leggenda.
Toledo: La Città delle Tre Culture
Siamo partiti da Consuegra alle 9:00, lasciandoci alle spalle i mulini a vento per puntare dritti verso la maestosa Toledo, dove siamo arrivati alle 11:00. Entrare a Toledo è come sfogliare un libro di storia vivente: qui per secoli hanno convissuto cristiani, musulmani ed ebrei, lasciando un’impronta indelebile in ogni vicolo.
La nostra immersione nella storia è iniziata con il Monastero di San Juan de los Reyes.





Cenni Storici: Questo gioiello dello stile gotico isabellino fu fatto costruire dai Re Cattolici alla fine del XV secolo. Il suo chiostro è considerato uno dei più belli di Spagna, un intreccio di pietra che sembra merletto, pensato originariamente come mausoleo reale.
Abbiamo poi proseguito verso la Sinagoga di Santa María la Blanca.



Nonostante il nome cristiano, è uno dei più antichi esempi di architettura mudéjar al mondo. Le sue pareti bianche e le file di archi a ferro di cavallo ci hanno trasportato in un’atmosfera di pace assoluta.



Dopo una passeggiata rigenerante tra i negozi di artigianato, abbiamo visitato il Museo de Santa Cruz. Un tempo ospedale rinascimentale, oggi custodisce opere di valore inestimabile, tra cui i capolavori di El Greco.



Tra una via e l’altra, abbiamo acquistato un regalo speciale: una collana di perle per Nadia. Dopo un pranzo tra le mura medievali, abbiamo ripreso la marcia alle 15:30.
Chinchón: Notte ai piedi del Castello
Alle 17:00 siamo giunti a Chinchón. Per questa notte abbiamo scelto una posizione spettacolare: ci siamo fermati proprio ai piedi del castello, che domina la città dall’alto.
Cenni Storici: Il Castello de los Condes, costruito nel XV secolo e ricostruito più volte a causa di assedi e incendi (l’ultimo dei quali appiccato dalle truppe napoleoniche), non è visitabile internamente ma la sua mole di pietra domina l’intero abitato. Dormire sotto le sue mura regala un senso di protezione e nobiltà d’altri tempi.
Da quassù la vista è incredibile, ma la vera visita del borgo e della sua celebre Plaza Mayor (famosa per i suoi 234 balconi in legno chiamati claros) la rimandiamo a domani. Mentre Camillo riposa all’ombra della fortezza, noi ci godiamo il silenzio di questa serata castigliana, pronti a scoprire ogni segreto di Chinchón al mattino.