Il settimo giorno del nostro viaggio, il 26 dicembre, è iniziato sotto il segno di una sfida atmosferica e tecnica. Alle 10:00 del mattino, lasciando il punto sosta, siamo stati accolti da una nebbia fittissima,

una coltre bianca e densa che ha trasformato l’altopiano della Mancia in un paesaggio onirico. Prendiamo una decisione tattica: saltare la sosta prevista ad Alcázar de San Juan. Abbiamo così preferito puntare direttamente verso Almagro.
Ma la vera notizia del mattino, quella che ha cambiato il volto della giornata, è avvenuta a bordo di Camillo. Dopo quattro giorni di freddo pungente a causa di un’infiltrazione d’acqua che aveva bloccato il Cinebasto durante un violento acquazzone, è arrivato il momento del “miracolo”. Con perizia tecnica sono riuscito finalmente a spurgare il sistema. Il momento della verità è stato segnato da una memorabile fumata bianca, un segnale inequivocabile che l’umidità era stata sconfitta. Vedere il riscaldatore tornare in vita è stato il nostro regalo di Natale posticipato: finalmente il calore ha ripreso a circolare, rendendo il camper di nuovo accogliente.
Dopo una sosta rigenerante per il pranzo nel silenzio del Santuario della Virgen de las Nieves, dove abbiamo goduto del primo vero tepore a bordo, siamo ripartiti alle 15:30 per Almagro.



Questa cittadina è una gemma architettonica unica. Abbiamo iniziato la nostra immersione culturale con la splendida Plaza Mayor, famosa per le sue gallerie vetrate verdi, per poi dirigerci al Museo Nazionale del Teatro. Qui abbiamo ripercorso la storia della scena spagnola tra costumi d’epoca e bozzetti scenografici, un preludio perfetto per la tappa successiva: il Corral de Comedias. Entrare in questo teatro del XVII secolo, l’unico al mondo rimasto intatto e ancora attivo nella sua struttura originale, è stato come attraversare un portale temporale nel Siglo de Oro.




Curiosità storica: Il Corral di Almagro fu scoperto solo nel 1954 quasi per caso. Durante i lavori in una vecchia locanda, apparvero le strutture in legno originali: era rimasto protetto e nascosto per secoli sotto strati di muratura, salvandosi dalla distruzione che colpì quasi tutti gli altri teatri dell’epoca.






Alle 18:00, con il cuore pieno di bellezza e Camillo finalmente caldo, abbiamo rimesso in moto verso nord. Lungo il tragitto abbiamo effettuato le operazioni di carico e scarico acque, gestendo la manutenzione del mezzo prima di raggiungere Consuegra alle 19:00. Abbiamo chiuso la giornata dopo 192 km totali, parcheggiando ai piedi della collina del Calderico. Sopra di noi, le sagome scure dei dodici mulini a vento e del castello sorvegliano il nostro sonno, pronti a rivelarsi nel loro splendore al risveglio.



Riepilogo Giorno 7:
Km percorsi: 192 km.
Tappe: Santuario Virgen de las Nieves ➔ Almagro ➔ Consuegra.
Meteo: Nebbia fittissima al mattino, poi schiarite.
Nota tecnica: Cinebasto riparato (fumata bianca di rito).
Tutto pronto! Se domani mattina la nebbia ci grazia, i mulini di Consuegra saranno uno spettacolo incredibile. Buona notte al caldo!