Natale tra i Giganti: Brindisi sotto i mulini della Mancia

Natale tra i Giganti: Brindisi sotto i mulini della Mancia

Il sesto giorno del nostro viaggio, il giorno di Natale, è iniziato con un ritmo lento e sereno sotto le mura del Castillo de Garcimuñoz. Dopo le fatiche e i chilometri dei giorni precedenti, ci siamo concessi una mattinata senza fretta, mettendo in moto Camillo alle 10:15.

La meta era vicina, nel cuore pulsante della Castiglia-La Mancia: Mota del Cuervo.
Siamo arrivati a destinazione alle 11:10, accolti da quello che viene chiamato “Il Balcone della Mancia”. Qui, sulla cima di una collina che domina l’altopiano infinito, svettano i famosi mulini a vento.

Questi giganti di pietra e legno, con le loro pale rivolte al cielo, non sono solo monumenti, ma i custodi letterari del Don Chisciotte. A rendere l’atmosfera ancora più immersiva, abbiamo trovato le statue dedicate ai protagonisti immortali di Cervantes: l’allampanato Don Chisciotte, il fedele Sancho Panza e la sognata Dulcinea del Toboso. È stato un tuffo nella storia e nella letteratura, camminando tra strutture che un tempo macinavano il grano sfruttando quei venti che, nei giorni scorsi, ci avevano dato tanto filo da torcere.

Ma il Natale, si sa, trova il suo cuore intorno alla tavola. Tornati a bordo di Camillo, abbiamo trasformato il camper nel miglior ristorante della zona. Il menù è stato un omaggio alla tradizione e alla convivialità: abbiamo iniziato con una ricca pasta al forno, seguita da uno stinco di maiale cucinato a puntino. Ad accompagnare queste portate, abbiamo stappato una Barbera frizzante che ha portato un tocco di Piemonte in terra spagnola. Per concludere in bellezza, non sono mancati i dolcetti tipici e il panettone, celebrati con un brindisi di spumante brut che ha suggellato un pranzo di Natale indimenticabile, vissuto con la libertà che solo il viaggio itinerante sa regalare.
Dopo un pomeriggio di relax post-prandiale, alle 17:00 abbiamo ripreso la strada. Un breve trasferimento di mezz’ora ci ha portati a Campo de Criptana.

Siamo arrivati alle 17:30, in un momento magico: il sole stava iniziando la sua discesa verso l’orizzonte. Qui la vista è mozzafiato. Se quelli di Mota del Cuervo sono suggestivi, i mulini di Campo de Criptana sono leggendari: si dice che siano stati proprio questi dieci mulini bianchi a ispirare a Cervantes la celebre scena della battaglia contro i giganti. Tre di loro, il Burleta, l’Infanto e il Sardinero, risalgono addirittura al XVI secolo e conservano i macchinari originali.
Camminare tra queste sagome imponenti, mentre il tramonto incendiava il cielo e tingeva di rosso le pareti bianche dei mulini, è stato il regalo di Natale perfetto. Il silenzio della sera che scendeva sulla Mancia, interrotto solo dal vento leggero, ha chiuso una giornata iniziata nella storia e finita nella leggenda. Abbiamo spento i motori soddisfatti, pronti a sognare nuove avventure tra i cavalieri erranti.

stefano