Dalle vette rosse di Albarracín all’assedio di Cuenca: cronaca di una fuga verso il Castello

Dalle vette rosse di Albarracín all’assedio di Cuenca: cronaca di una fuga verso il Castello

Il quinto giorno è stato un concentrato di storia medievale e chilometri, segnato dal passaggio attraverso l’Aragona verso la Castiglia-La Mancia. Siamo partiti alle 9:00 e abbiamo concluso la marcia alle 20:00 al Castillo de Garcimuñoz, coprendo un totale di 272 km.
La mattinata è iniziata a Cella, dove ci siamo fermati per la colazione e per visitare la famosa Fuente de Cella.

È un luogo di grande interesse storico e ingegneristico: si tratta del più grande pozzo artesiano d’Europa, risalente al XII secolo. La struttura che vediamo oggi, con il suo grande bacino in pietra, fu progettata nel 1729 e incanala le acque che sgorgano naturalmente dal sottosuolo, dando origine al fiume Jiloca.
Successivamente abbiamo raggiunto Albarracín, uno dei borghi più spettacolari di tutta la Spagna.

Arroccato a oltre 1.100 metri, Albarracín è stato la capitale di un piccolo regno indipendente (Taifa) nell’XI secolo sotto la dinastia berbera dei Banu Razin (da cui il nome). Abbiamo dedicato il tempo al pranzo e alla visita del centro storico, caratterizzato dalle case color “yeso rojizo” (gesso rossastro) che sembrano fondersi con le rocce. Passeggiare tra le sue mura medievali, che salgono ripide sulla collina fino alla Torre del Andador, permette di percepire ancora oggi l’anima difensiva di questa cittadella inespugnabile.

Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Cuenca, fermandoci per fare spesa e rifornimento di gasolio. Purtroppo, quella che doveva essere una delle tappe principali è stata vittima delle difficoltà logistiche: dopo aver perso ben due ore nel tentativo di trovare un parcheggio idoneo per Camillo, abbiamo deciso di rinunciare alla visita della città e delle sue famose Casas Colgadas (le case sospese sulla gola del fiume Huécar).
Senza perdere altro spirito d’avventura, abbiamo proseguito verso la tappa successiva, fermandoci per la notte ai piedi del Castillo de Garcimuñoz. Questa fortezza del XV secolo è un luogo dal valore storico notevole: qui, nel 1479, fu ferito a morte il celebre poeta e soldato Jorge Manrique durante le guerre civili castigliane. La silhouette del castello che domina la piana della Mancia segna la fine di una giornata intensa, tra la bellezza di Albarracín e la pazienza messa alla prova a Cuenca.
Dati in sintesi:
Percorso: Fuentes Calientes – Castillo de Garcimuñoz (272 km)
Orari: 09:00 – 20:00
Soste: Cella (Fuente e colazione), Albarracín (visita e pranzo), Cuenca (tentativo parcheggio, spesa e gasolio).
Meteo: Giornata di viaggio regolare fino alla sosta notturna al castello.

stefano